50x70x3cm, collage, resina, inserti pittorici in acrilico, china e piombature. Pezzo unico del mio ultimo ritorno a Dubai, dove ho ripensato al World Art Dubai, alla bellezza delle gallerie multiple di arte contemporanea, alla varietà di cibo, culture, relazioni sociali, al mio odio per i centri commerciali e alla piadina yemenita: la cosa più buona che io abbia mai mangiato insieme al gelato espresso alla vaniglia di Cipriani Dolci, fatto lì per lì con la parte crunchy, lo squaglio di cioccolato fondente e le amarenone gigantone (che te le portano solo se strizzi l’occhio all’italiana maniera!). I biglietti d’auguri della mia mamma, i miei amici, i biglietti aerei, la trombetta di capodanno in spiaggia: lì nel mezzo tra Burj Al Arab, Burj Khalifa e una marea di filippini ed io e Simona, come se fossimo loro connazionali e le prime partecipanti del Bbq, tra incredibili fuochi d’artificio dai costi impensabili. Alla solita frase, che dice chi non ci è mai andato “ma che vai a fare a Dubai, è tutto finto!”…questa opera è una delle mie risposte più definitive: a Dubai ci sono i sentimenti più veri. Di amicizia. Di chi, lì, ha trovato casa, quella vera. Quella dove non ti devi mai scusare se non sei perfetta. Il cuore non s’addestra. Mi