L’opera “AbbraccioaCuore” nasce da un dialogo tra materia e anima, un abbraccio che unisce il legno recuperato tra le macerie del Teatro Verdi e la fragilità umana. Le superfici scalfite, graffiate, portano i segni del tempo, come le idealizzazioni degli amori che teniamo nascosti nei recessi della nostra mente, che sfuggono come sogni evanescenti. L’uso di smalto, china e resina non solo stabilizza il materiale, ma cerca di placare quel vuoto, quelle crepe interiori che spesso ci destabilizzano.
Questo abbraccio non è rivolto verso l’altro, ma verso sé stessi, un atto di resistenza contro la vulnerabilità della vita. Le linee decise, quasi scultoree, tentano di armonizzare la disgregazione, ma non cancellano la storia raccontata dalla polvere e dai graffi. È un gesto che ci ricorda che la forza non nasce dal cancellare il passato o le imperfezioni, ma dal portarle con noi, accettando le mani sporche della vita, accogliendo la precarietà come parte del nostro viaggio.
In “AbbraccioaCuore”, si avverte una forza che non si piega alla retorica della resilienza, ma si alimenta della resistenza, di quella lotta interiore che ci spinge a rimanere integri nonostante le fratture del mondo. È l’emblema del cercare sé stessi in mezzo alla polvere, di trovare la propria integrità in un mondo che tende a sgretolarsi…
Il pezzo è unico, numerato progressivamente e mai più replicato identico.
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€ 350,00Prezzo
IVA inclusa |
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